Newsletter

Superare l’ unanimità, come fa la BCE

Vivo in una marca di confine della provincia di Cuneo dove, appena apriranno il tunnel di Tenda, chiederemo l’annessione alla Francia se il governo italiano continuerà a ballare come sta ballando con grande ambiguità. 

Il tema che si pone è come coinvolgere la società civile in un soprassalto di speranza europea. Da vent’anni, questo territorio ex democristiano è stato abbondantemente leghista ed ora“fratellinista”. Così vanno le cose. Eppure, da vent’anni stiamo lavorando nelle scuole coi giovani e con la società civile nel tentativo di almeno alfabetizzarla sui temi europei. E’ poca cosa alfabetizzare, può sembrare addirittura un insulto ma è indispensabile perché l’Unione Europea è una realtà complessa, mutevole. Bisogna provare a raccontarle e contrastare le false informazioni. 

In questo lavoro con la società civile io ritrovo un insegnamento che un giorno a Bruxelles, in una cena, mi dette Pier Carniti. A me, entusiasta della società civile in quanto grande attore impossibile dell’Europa, mi disse: “ma lo sai cos’è la società civile? l’esempio di società civile più chiaro è l’assemblea condominiale”. E’ così, a Bruxelles c’è un assemblea condominiale però non è che non esista qualcosa e io lo posso testimoniare; ho passato là dentro una trentina d’anni e testimonio che l’Europa esiste. 

Non esiste l’unione politica, non esiste l’unione federale come sognava il nostro maestro Altiero Spinelli. Ma esiste una macchina istituzionalmente attrezzata e anche competente che forse ha poca visione, una scarsa lungimiranza politica, ma ha una capacità di movimentare degli strumenti e questo non va sottovalutato. A patto che non si ritenga – per riprendere un’antica frase che non portò bene a chi la lanciò – non si ritenga che ci sia a Bruxelles “una gioiosa macchina di guerra”. Purtroppo a Bruxelles non ci sono spunti significativi di istituzione federale, come invece ci sono a Francoforte.

Un certo Mario Draghi ha imparato, nei sette anni di presidenza della Banca Centrale Europea, a capire il potenziale che essa. Non è solo quello finanziario che ovviamente non è da poco, ma ha anche un potenziale decisionale che le altre istituzioni non hanno. Noi spesso dimentichiamo che la BCE ha natura federale, non vota all’unanimità non vota all’unanimità, può decidere a maggioranza ed è composta soltanto da venti paesi. Forse è lì che Mario Draghi ha capito che si può rompere la stagnazione di Bruxelles, farla procedere con chi ci sta e facendo saltare il voto all’unanimità. Io credo che alcune posizioni molto avanzate di Draghi sono state espresse in questa chiave, l’unica per farle andare avanti.

Tanti auguri a Draghi che aspetta da tempo di essere preso sul serio e ancora qualche giorno fa, nel suo discorso al Parlamento europeo è parso molto irritato con quelli che dicono no a tutto. Anche se, onestamente, confesso che se chiedete a me cosa bisogna fare, vi dico che non lo so.

Condividi su:

Scarica PDF:

image_pdf
Cerca

Altri post

Iscriviti alla newsletter

E ricevi gli aggiornamenti periodici

NEWSLETTER NUOVI LAVORI – DIRETTORE RESPONSABILE: PierLuigi Mele – COMITATO DI REDAZIONE: Maurizio BENETTI, Cecilia BRIGHI, Giuseppantonio CELA, Mario CONCLAVE, Luigi DELLE CAVE, Andrea GANDINI, Erika HANKO, Marino LIZZA, Vittorio MARTONE, Pier Luigi MELE, Raffaele MORESE, Gabriele OLINI, Antonio TURSILLI – Lucia VALENTE – Manlio VENDITTELLI – EDITORE: Associazione Nuovi Lavori – PERIODICO QUINDICINALE, registrazione del Tribunale di Roma n.228 del 16.06.2008

Iscriviti alla newsletter di nuovi lavori

E ricevi gli aggiornamenti periodici