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Mi rifaccio casa a spese dello Stato, cioè dei contribuenti

Banca d’Italia ha appena pubblicato uno studio sull’impatto economico dei bonus edilizi, principalmente 110 e bonus facciate. In sintesi dal 2021 al 2023 sono stati spesi 170 mld, rientrati 70 mld, contributo al Pil tra 2,6 e 3,4 punti complessivi rispetto ad una crescita pari a 13,5 punti.

In un articolo di commento il Fatto Quotidiano, credo sia la prima volta, ma non sono un assiduo lettore, non si schiera a totale difesa del 110. “Gli incentivi in futuro dovranno essere più giusti socialmente e più sostenibili” valutazione detta dall’autore dell’articolo del tutto condivisibile. Certo poi aggiunge che è un giudizio dato a posteriori, più difficile darlo quando le misure sono state varate nel 2020 in piena crisi con l’economia ferma. Questo è indubbiamente vero, salvo il fatto che alcuni difetti erano da subito evidenti e che ben presto le misure sono apparse fuori controllo e che tutti i partiti, non solo i 5stelle, si sono opposti ai tentativi di Draghi di contenere.

Uno dei difetti maggiori è stata l’estensione della misura del 110 alle villette e alle seconde case e il non aver messo dei limiti di reddito.

Mia moglie si é sentita raccontare, quando alcuni giorni fa é andata a fare il suo 730 al Caf, di una signora che aveva ristrutturato con il 110 le quattro villette di sue proprietà.  A prescindere dai racconti personali il ministero dell’Ambiente ha da poco pubblicato la lista degli interventi finanziati con fondi del PNRR.

Tutto è cominciato con la decisione del governo Draghi, nel 2021, di utilizzare le sovvenzioni del PNRR, per un importo di circa 13 miliardi di euro, limitando così gli esborsi dello Stato. Il PNRR richiede una rendicontazione della destinazione dei fondi. Il ministero dell’Ambiente ha pubblicato l’elenco delle asseverazioni rendicontate. Sono in totale 60.755, per un valore complessivo di 13,726 miliardi di euro di sovvenzioni del PNRR. Di questi 13,7 miliardi, circa 6,5 sono andati a edifici unifamiliari (villette), e circa 7,2 miliardi di euro a 13.833 cantieri condominiali.

In particolare il proprietario della villetta di Guidonia Montecelio, alle porte di Roma, ha ricevuto dal PNRR 426.969,22 euro per ristrutturare casa propria con il Superbonus. Poco meno, 400.410,24 euro, è arrivato al titolare di un’abitazione unifamiliare a Tarzo, in provincia di Treviso. 389.429 euro sono andati a una villetta a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Un condominio, il residence di Marilleva, nel Comune di Mezzana in provincia di Trento, ha ottenuto 38.825.882,2 euro.

Immaginatevi un contribuente dei paesi nordici il quale si senta proporre di mettere in comune il debito dei vari Stati e poi pensa che in Italia i suoi soldi sarebbero usati per ristrutturare gratuitamente villette e castelli magari di persone che evadono il fisco.

Credo sia un’ulteriore conferma dell’affermazione che 110 e bonus facciate, a prescindere dagli effetti economici, siano stati una patrimoniale alla rovescia. Insisto, sarei curioso di conoscere le dichiarazioni fiscali di tutti coloro che hanno goduto delle risorse dei bonus edilizi dal 2021 in poi. Ho l ‘impressione che siano inversamente proporzionali alle loro dichiarazioni dei redditi.

Maurizio

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