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E se non fossimo più nei ”cambiamenti” ma nel “cambiato”?
E se non fossimo più nei “cambiamenti”, ma fossimo invece nel “già cambiato”? Siamo sicuri che sia giusto e utile aggrapparci alla speranza del non compiuto insito nel termine “cambiamento” e sperare che i fenomeni siano ancora reversibili?
Una vera concertazione per il presente e per il futuro
Dichiarazione congiunta per la gestione dell’emergenza, assistenza alla popolazione, ripresa economica e ricostruzione el territorio Emiliano-Romagnolo colpito dall’ alluvione
Cosa c’è nel decreto lavoro e la eterogeneità delle misure
Una breve premessa per dare ragione della vasta e complessa scelta di base degli interventi legislativi, motivo delle non poche contrapposizioni politiche, che caratterizzano ora la fase già in atto della conversione in legge del decreto.
Politiche attive: Anpal ai titoli di coda
Il provvedimento legislativo varato dal governo il 1° maggio ((Dl n. 48/2023) non introduce un’organica riforma delle misure a sostegno della povertà, come era annunciato nella legge di bilancio per il 2023 (legge 197/2022, art. 1, c. 313) e non abolisce il Reddito di cittadinanza.
Che fare per non lasciare che gli “ultimi” restino sempre tali
Com’è la situazione attuale in Italia?
La mia impressione è che la mitica classe operaia, che ai tempi tuoi e miei era l’ultima della gerarchia sociale, si è un po’ sollevata fino a diventare la parte inferiore del cosiddetto ceto medio, andando ad occupare il posto di penultima.
Alla ricerca di un ruolo per i conservatori, tra Fogazzaro e la Silicon Valley.
La destra è alla ricerca di una legittimità culturale. Non le basta il bottino degli apparati occupati in queste settimane, ultimo il palazzo della Rai di viale Mazzini. L’eccentrico ministro Sangiuliano si aggira fra musei e centri artistici alla ricerca di qualcosa o qualcuno da adottare.
Europa: e’ il tempo della democrazia diretta
Sono giunte nel luogo e nel momento giusti le parole del Presidente Mattarella: “L’Europa non può essere una somma temporanea e mutevole di umori e di interessi nazionali”.
Verso una RAI fascistissima?
Chi teme che con il prossimo vertice nominato da Meloni la Rai ridiventi l’EIAR del ventennio può starsene tranquillo. La Rai non è in condizione di proporsi alcun futuro che non sia la replica dell’immobile presente cui è inchiodata da quaranta anni di ruoli fissi
Una ricostruzione storica delle riforme istituzionali ed elettorali
La consapevolezza di uno scarto significativo tra il compromesso alto sulla Prima Parte e di quello con strumenti istituzionali deboli nella Seconda fu già espressa il 22 dicembre 1947, il giorno dell’approvazione, da Meuccio Ruini (p. 436), Presidente della Commissione dei 75 che aveva predisposto il Progetto di Costituzione.
In ricordo di Giovanni Falcone. Intervista a Vincenzo Musacchio
Il criminologo, che con il giudice ebbe un rapporto epistolare, lo ricorda nel trentunesimo anniversario del suo assassinio assieme a sua moglie Francesca Morvillo e ai tre agenti della scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.
Una partita aperta, a rischio di perderla in casa
ll PNRR è la ciambella di salvataggio per non correre il rischio di un nuovo ciclo recessivo. Non ci facciamo abbacinare dai dati della produzione e dell’occupazione. Guardano al passato, più che al futuro. La domanda interna non dà le stesse soddisfazioni di quella estera
La dignità del lavoro, innanzitutto, sopratutto
Rivolgo un saluto molto cordiale alle lavoratrici e ai lavoratori presenti, al Ministro del Lavoro, alle altre autorità presenti, ai tanti Sindaci che vedo, agli imprenditori, agli operatori di questo distretto di straordinaria eccellenza.
Fitto … dirottamento verso ( non si sa ancora)
Veramente vogliamo dirottare in altra direzione i finanziamenti PNRR destinati al digitale e al cambio di paradigma verso lo sviluppo verde e sostenibile? E in più si adduce che sono gli Enti Locali che non sanno spendere e che il programma è stato scritto “da altri”?
Cambiare mentalità, per evitare che la storia si ripeta
Le tormentate vicende del PNRR non devono sorprendere. La decisione di adottare una esplicita politica di sostegno alla crescita di ciascun Stato, a cominciare da quelli più in difficoltà, ha rappresentato una novità senza precedenti.
Le infrastrutture sono necessarie, ma le strutture produttive e le persone sono indispensabili
Il ridisegno del Pnrr che si sta operando in questi giorni nel tentativo di non perdere i fondi assegnati, sembra voler spostare ancor più l’asse dell’intervento verso le grandi imprese pubbliche, per altro oggetto in questi stessi giorni di una occupazione totale dei vertici aziendali da parte del governo.
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- 23 Ottobre 2024 - Newsletter Approfondimenti n.343 del 22/10/2024
- 22 Ottobre 2024 - Newsletter Approfondimenti n.343 del 22/10/2024
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