Newsletter

Un altra occasione persa, Signora Ministro

A leggere il testo del provvedimento sul lavoro a tempo determinato, inviato alle Camere dal Governo, si capisce che la montagna ha partorito il topolino. Innanzitutto, il Governo di centro destra a trazione Meloni ha la stessa opinione dei precedenti Governi di centro destra a trazione Berlusconi sul tempo determinato.

Leggi l'articolo »

Tra MESS e PNRR, le contraddizioni del governo Meloni con l’ Europa

Fin dalla sua nascita, il rapporto con l’Unione Europea è stato, per il governo Meloni, un problema aperto. Come elemento di partenza ha pesato l’incompatibilità politica della premier, tra l’essere Presidente del Consiglio dell’Italia, Paese fondatore dell’UE e, contemporaneamente, presidente del gruppo dei Conservatori nel Parlamento Ue, notoriamente euroscettico.

Leggi l'articolo »

Politiche attive: Anpal ai titoli di coda

Il provvedimento legislativo varato dal governo il 1° maggio ((Dl n. 48/2023) non introduce un’organica riforma delle misure a sostegno della povertà, come era annunciato nella legge di bilancio per il 2023 (legge 197/2022, art. 1, c. 313) e non abolisce il Reddito di cittadinanza.

Leggi l'articolo »

Verso una RAI fascistissima?

Chi teme che con il prossimo vertice nominato da Meloni la Rai ridiventi l’EIAR del ventennio può starsene tranquillo. La Rai non è in condizione di proporsi alcun futuro che non sia la replica dell’immobile presente cui è inchiodata da quaranta anni di ruoli fissi

Leggi l'articolo »

Una ricostruzione storica delle riforme istituzionali ed elettorali

La consapevolezza di uno scarto significativo tra il compromesso alto sulla Prima Parte e di quello con strumenti istituzionali deboli nella Seconda fu   già espressa il 22 dicembre 1947, il giorno dell’approvazione, da Meuccio Ruini (p. 436), Presidente della Commissione dei 75 che aveva predisposto il Progetto di Costituzione.

Leggi l'articolo »

Una partita aperta, a rischio di perderla in casa

ll PNRR è la ciambella di salvataggio per non correre il rischio di un nuovo ciclo recessivo. Non ci facciamo abbacinare dai dati della produzione e dell’occupazione. Guardano al passato, più che al futuro. La domanda interna non dà le stesse soddisfazioni di quella estera

Leggi l'articolo »
Cerca
Iscriviti alla newsletter

E ricevi gli aggiornamenti periodici

Iscriviti alla newsletter di nuovi lavori

E ricevi gli aggiornamenti periodici